1. Il penitente e, secondo
l'opportunità anche il sacerdote, si fa il segno della croce, dicendo:
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo. Amen.
Il
sacerdote invita il penitente alla fiducia in Dio, con queste parole o
altre simili:
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1a formula.
Il Signore,
che illumina con la fede i nostri cuori,
ti dia una vera conoscenza dei tuoi peccati
e della sua misericordia.
Il
penitente risponde:
Amen.
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2a formula.
Accòstati con fiducia a Dio
Padre:
egli non vuole la morte del peccatore,
ma che si converta e viva.
R. Amen.
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3a formula.
Ti accolga con bontà il Signore
Gesù,
che è venuto per chiamare e salvare i peccatori.
Confida in lui.
R. Amen.
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4a formula.
La grazia dello Spirito Santo
illumini il tuo cuore,
perché tu possa confessare con fiducia
i tuoi peccati
e riconoscere la misericordia di Dio.
R. Amen.
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5a formula.
Il Signore sia nel tuo cuore,
perché tu possa pentirti
e confessare umilmente i tuoi peccati.
R. Amen.
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6a formula.
Se hai peccato, non perderti
d'animo:
abbiamo un avvocato presso il Padre,
Gesù Cristo il giusto.
Egli è vittima di espiazione per i nostri peccati
e non soltanto per i nostri,
ma anche per quelli di tutto il mondo.
R. Amen.
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LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
2. Il sacerdote, secondo
l'opportunità, legge o dice a memoria qualche testo della sacra
Scrittura, in cui si parla della misericordia di Dio e viene rivolto
all'uomo l'invito a convertirsi.
Guardiamo con fede
a Gesù Cristo Signore,
crocifisso per i nostri peccati
e risorto per la nostra salvezza:
Is 53,
4-6
Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza
si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
Oppure:
Ez 11, 19-20
Ascoltiamo la parola del Signore:
Darò loro un cuore nuovo
e uno spirito nuovo metterò dentro di loro;
toglierò dal loro petto il cuore di pietra
e darò loro un cuore di carne,
perché seguano i miei decreti
e osservino le mie leggi
e li mettano in pratica;
saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio.
Oppure:
Mt 6, 14-15
Ascoltiamo la parola del Signore:
Se voi perdonerete agli uomini le loro colpe,
il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonerete agli uomini,
neppure il Padre vostro
perdonerà le vostre colpe.
Oppure:
Mc 1, 14-15
Dopo che Giovanni fu arrestato,
Gesù si recò nella Galilea
predicando il vangelo di Dio e diceva:
«Il tempo è compiuto
e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete al vangelo».
Oppure:
Lc 6,
31-38
Ascoltiamo la parola del Signore:
Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se
amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno
lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito
ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da
cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono
prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto.
Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne
nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell' Altissimo;
perché egli è benevolo verso gl'ingrati e i malvagi. Siate
misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e
non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate
e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata,
scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura
con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.
Oppure:
Lc 15, 1-7
Si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia
con loro». Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha
cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va
dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la
mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini
dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era
perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore
convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di
conversione».
Oppure:
Gv 20, 19-23
La sera di
quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le
porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,
venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Detto
questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al
vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il
Padre ha mandato me, anch'io mando voi». Dopo aver detto questo, alitò
su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i
peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non
rimessi».
Oppure:
Rm 5,
8-9
Dio dimostra il suo amore verso di noi
perché, mentre eravamo ancora peccatori,
Cristo è morto per noi.
A maggior ragione ora, giustificati per il suo sangue,
saremo salvati dall'ira per mezzo di lui.
Oppure:
Ef 5, 1-2
Fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi,
e camminate nella carità,
nel modo che anche Cristo vi ha amato
e ha dato se stesso per noi,
offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Oppure:
Col 1, 12-14
Ringraziamo con gioia il Padre
che ci ha messi in grado di partecipare
alla sorte dei santi nella luce.
È lui infatti che ci ha liberati
dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto,
per opera del quale abbiamo la redenzione,
la remissione dei peccati.
Oppure:
Col 3,8-10.12-17
Ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia,
maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. Non mentitevi gli uni gli
altri. Vi siete infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni e
avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad
immagine del suo Creatore.
Rivestitevi dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di
misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza;
sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno
abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha
perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la
carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni
nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo.
E siate riconoscenti!
La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e
ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine
salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed
opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di
lui grazie a Dio Padre.
Oppure:
Gv 1,
6-7.9
Se diciamo che siamo in comunione con Dio e camminiamo nelle tenebre,
mentiamo e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella
luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri,
e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato.
Se riconosciamo i nostri peccati, egli che è fedele e giusto ci
perdonerà i peccati e ci purificherà da ogni colpa.
Si
possono prendere anche altre letture dalla sacra Scrittura a scelta del
sacerdote e del penitente.
CONFESSIONE DEI PECCATI
E ACCETTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE
3. Il penitente premette, se
d'uso, una formula di confessione generale e poi confessa i suoi
peccati.
Il sacerdote aiuta, se necessario, il penitente a fare una confessione
integra, gli rivolge consigli adatti e lo esorta alla contrizione dei
suoi peccati, ricordandogli che per mezzo del sacramento della Penitenza
il cristiano muore e risorge con Cristo, e viene così rinnovato nel
mistero pasquale. Gli propone quindi un esercizio penitenziale, e il
penitente l'accetta in soddisfazione dei suoi peccati e per
l'emendamento della sua vita.
Il sacerdote procuri di adattarsi in tutto, sia nelle parole che nei
consigli, alla condizione del penitente.
PREGHIERA DEL PENITENTE E ASSOLUZIONE
4. Il sacerdote invita il
penitente a manifestare la sua contrizione; e il penitente lo fa
recitando l'atto di dolore o qualche altra formula simile, per esempio:
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1a formula.
Mio Dio, mi pento e mi dolgo
con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono
e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto
di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.
_____________________________________________________
2a formula.
Ricordati, Signore, del tuo amore,
della tua fedeltà che è da sempre.
Non ricordare i miei peccati:
ricordati di me nella tua misericordia,
per la tua bontà, Signore.
Sal 24, 6-7
_____________________________________________________
3a formula.
Lavami, Signore, da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Sal 50, 4-5
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4a formula.
Padre, ho peccato contro di te,
non sono più degno di esser chiamato tuo figlio.
Abbi pietà di me peccatore.
Lc
15,18; 18,13
_____________________________________________________
5a formula.
Padre santo, come il figliol prodigo
mi rivolgo alla tua misericordia:
«Ho peccato contro di te,
non son più degno d'esser chiamato tuo figlio».
Cristo Gesù, Salvatore del mondo,
che hai aperto al buon ladrone
le porte del paradiso,
ricordati di me nel tuo regno.
Spirito Santo, sorgente di pace e d'amore,
fa' che purificato da ogni colpa
e riconciliato con il Padre
io cammini sempre come figlio della luce.
_____________________________________________________
6a formula.
Signore Gesù, che sanavi gli infermi
e aprivi gli occhi ai ciechi,
tu che assolvesti la donna peccatrice
e confermasti Pietro nel tuo amore,
perdona tutti i miei peccati,
e crea in me un cuore nuovo,
perché io possa vivere
in perfetta unione con i fratelli
e annunziare a tutti la salvezza.
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7a formula.
Signore Gesù,
che volesti esser chiamato
amico dei peccatori:
per il mistero della tua morte
e risurrezione
liberami dai miei peccati
e donami la tua pace,
perché io porti frutti di carità,
di giustizia e di verità.
_____________________________________________________
8a formula.
Signore Gesù Cristo,
Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
riconciliami col Padre
nella grazia dello Spirito Santo;
lavami nel tuo sangue da ogni peccato
e fa' di me un uomo nuovo
per la lode della tua gloria.
_____________________________________________________
9a formula.
Pietà di me, o Signore,
secondo la tua misericordia;
non guardare ai miei peccati
e cancella tutte le mie colpe;
crea in me un cuore puro
e rinnova in me uno spirito di fortezza e di santità.
Oppure:
Signore Gesù, Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore.
_____________________________________________________
5. Il sacerdote tenendo stese
le mani (o almeno la mano destra) sul capo del penitente, dice:
Dio, Padre di misericordia,
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.
E io ti assolvo dai tuoi peccati
nel nome del Padre e del Figlio X
e dello Spirito Santo.
Il penitente risponde:
Amen.
RENDIMENTO DI GRAZIE
E CONGEDO DEL PENITENTE
Dopo
l'assoluzione il sacerdote prosegue:
Lodiamo il Signore perché è
buono.
Il
penitente conclude:
Eterna è la sua misericordia.
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In luogo del precedente rendimento di grazie e congedo
può dire:
La passione di Gesù Cristo
nostro Signore,
l'intercessione della beata vergine Maria
e di tutti i santi,
il bene che farai e il male che dovrai sopportare
ti giovino per il perdono dei peccati,
l'aumento della grazia
e il premio della vita eterna.
Va' in pace.
Oppure:
Il Signore che ti ha liberato
dal peccato
ti doni l'eredità del suo regno.
A lui gloria nei secoli.
R. Amen.
Va' in pace.
Oppure:
Beato l'uomo a cui è rimessa la
colpa
e perdonato il peccato.
Rallegrati nel Signore e va' in pace.
Oppure:
Va'
in pace
e annunzia le grandi opere di Dio,
che ti ha salvato.
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