306.
Questo rito è per quei fanciulli che, non avendo ricevuto il Battesimo
nell'infanzia e avendo raggiunto l'età della discrezione e della
catechesi, si presentano per l'iniziazione cristiana per iniziativa dei
loro genitori o tutori oppure spontaneamente, col consenso degli stessi
genitori o tutori. Essi sono già idonei a concepire e ad alimentare una
fede personale e a conoscere alcuni doveri morali. Tuttavia non si
possono ancora trattare da adulti perché, data la loro formazione
ancora puerile, dipendono dai genitori o dai tutori e sentono molto
l'influenza dei compagni e della società.
307.
La loro iniziazione richiede innanzitutto tanto la
conversione personale e, in rapporto all'età, gradatamente maturata,
quanto l'aiuto dell'educazione necessaria a questa età. Inoltre deve
essere adattata al cammino spirituale dei candidati cioè al loro
progresso nella fede e all'istruzione catechistica che ricevono. Perciò,
come per gli adulti, la loro iniziazione si protrae anche per più anni,
se è necessario, prima che accedano ai sacramenti, si distingue in vari
gradi e tempi, e comporta alcuni riti.
308.
Poiché il progresso dei fanciulli nella formazione che
ricevono dipende tanto dall'aiuto e dall'esempio dei compagni come dai
genitori, si tenga conto di ambedue gli elementi.
a) Poiché i fanciulli da iniziarsi sono spesso in rapporto con qualche
gruppo di compagni già battezzati, che si preparano con la catechesi
alla Confermazione e all'Eucaristia, l'iniziazione è impartita
gradatamente e si appoggia come su fondamento in questo stesso gruppo
catechistico.
b) È opportuno poi che gli stessi fanciulli, per quanto sarà
possibile, trovino l'aiuto e l'esempio anche nei loro genitori, il cui
consenso è richiesto per l'iniziazione e per vivere la loro futura vita
cristiana. Inoltre il tempo dell'iniziazione opportunamente offrirà
alla famiglia l'occasione di avere colloqui con i sacerdoti e con i
catechisti.
309.
Secondo le circostanze, è molto importante che i fanciulli,
che si trovano in questa medesima condizione, siano riuniti insieme
nelle celebrazioni di questo rito, perché con scambievole esempio si
aiutino nel cammino del catecumenato.
310.
Per quel che riguarda il tempo delle celebrazioni, è bene
che, per quanto è possibile, l'ultimo tempo della preparazione coincida
con la Quaresima e che i sacramenti si celebrino nella Veglia pasquale
(cfr n. 8). Prima però di ammettere i fanciulli ai sacramenti nelle
feste pasquali, si giudichi della loro idoneità e se la data prescelta
consente l'ordinato svolgimento del programma del corso di istruzione
catechistica da essi frequentato. Infatti, per quanto possibile, si deve
attendere che i candidati si accostino ai sacramenti dell'iniziazione
quando i loro compagni già battezzati sono ammessi alla Confermazione e
all'Eucaristia.
311.
Le celebrazioni si tengano con l'attiva partecipazione di un
gruppo, costituito da un conveniente numero di fedeli e, in particolare,
dai genitori, dai familiari e dai compagni del catechismo. Infatti
spesso, all'iniziazione dei fanciulli di questa età, non è bene che ci
sia la presenza di tutta la comunità parrocchiale, basta una sua
rappresentanza.
312.
Così come è stato regolato, questo Rito può ricevere
opportuni adattamenti e aggiunte da parte delle Conferenze Episcopali
per meglio rispondere alle necessità e ai caratteri della regione e
alle esigenze pastorali. Si può inserire, adattandolo secondo l'età
dei fanciulli, il rito delle consegne che si usa per gli adulti (cfr nn.
103, 125, 181-192). Inoltre, nella traduzione di questo Rito nelle
lingue vive, si cerchi di adattare alla comprensione dei fanciulli le
monizioni, le preghiere e le orazioni. Secondo l'opportunità, ad
esempio quando una preghiera del Rituale romano è tradotta nella lingua
locale, la Conferenza Episcopale può approvare anche un'altra preghiera
che proponga gli stessi temi in una forma più adatta ai fanciulli (cfr
Introduzione generale, n. 32).
313.
I ministri che usano questo Rito si valgano volentieri e con
intelligenza delle facoltà ad essi attribuite nell'introduzione
generale (nn. 34 e 35) come nelle introduzioni particolari del Rito del
Battesimo dei bambini (n. 31) e dell'iniziazione degli adulti (n. 67).
Primo grado:
Rito
dell'ammissione al catecumenato
Secondo grado:
Scrutini
o riti penitenziali
Terzo grado:
Celebrazione
dei Sacramenti dell'iniziazione
Tempo della mistagogìa
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