Premesse
1214. La cattedra è il segno
per eccellenza del magistero che spetta a ogni vescovo nella sua Chiesa.
Pertanto il rito inaugurale di una nuova cattedra può venir celebrato
soltanto dal vescovo diocesano, oppure, in circostanze del tutto
particolari, da un altro vescovo, che abbia avuto da quello diocesano
uno speciale mandato .
1215.
Il luogo della
presidenza o sede del sacerdote celebrante indica il compito che egli ha
sia di presiedere l'azione liturgica. che di guidare la preghiera del
popolo santo di Dio.
1216. Anche se lo svolgimento
di questo rito ha la sua miglior collocazione durante la celebrazione
della Messa, nulla vieta che, presentandosene il caso, lo si inserisca
in una celebrazione della parola di Dio.
1217.
Il rito qui proposto può
essere usato dal vescovo, specialmente per la cattedra episcopale, e dal
presbitero.
1218.
Nel rispetto della
struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare
le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1. Rito della benedizione
durante la Messa
INIZIO
12l9. Nella Messa, dopo il
canto d'ingresso e la venerazione e incensazione dell'altare, prima che
il sacerdote celebrante si rechi alla cattedra o alla sede, tutti si
fanno il segno della croce, mentre il sacerdote celebrante dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
1220. Il sacerdote celebrante
saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di
preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito
Santo
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1221. Il sacerdote
celebrante, o un altro ministro idoneo. introduce la celebrazione
spiegando il significato del rito iniziale con riferimento o alla
cattedra o alla sede di nuova costruzione. Lo può fare con queste
parole o altre simili:
Carissimi, oggi questa nuova
cattedra [sede] viene destinata per la prima volta all'uso liturgico.
Innalziamo la nostra lode e la nostra preghiera a Dio nostro Padre,
presente nei figli, che ha chiamato per ammaestrare, guidare e
santificare il suo popolo. Il suo Spirito li renda sempre più idonei
allo svolgimento del loro ministero.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1222. Terminata la monizione,
il sacerdote celebrante dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Quindi il sacerdote
celebrante, con le braccia allargate, prosegue:
Lodiamo con voce unanime il
tuo santo nome, Signore,
e innalziamo a te la nostra
umile preghiera:
tu che sei venuto come buon
pastore
per radunare nell'unico ovile
il gregge disperso,
nutri i tuoi fedeli
e custodiscili sotto la guida
del tuo Spirito,
per mezzo di coloro che hai
scelto
come maestri e servitori
della verità,
perché tutti insieme possano
entrare
nella gioia dei pascoli
eterni.
Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
R.
Amen.
1223. Il sacerdote celebrante
mette l'incenso nel turibolo e incensa la cattedra o la sede. Quindi si
reca alla cattedra o alla sede e lì viene incensato dal ministro,
mentre si esegue un canto adatto.
1224. La Messa, tralasciato
l'atto penitenziale, prosegue nel modo solito.
2. Rito della benedizione
senza la Messa
INIZIO
1225. Quando tutti sono
riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento.
Poi, prima che il sacerdote celebrante si rechi alla sede, tutti si
fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:
Nel nome del Padre e del
Figlio e dello Spirito Santo.
R.
Amen.
SALUTO
1226. Il sacerdote saluta i
presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza
dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito
Santo
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1227. Il sacerdote, o un
altro ministro idoneo introduce il rito di benedizione con queste parole
o altre simili:
Carissimi, oggi questa nuova
cattedra [sede] viene destinata per la prima volta all'uso liturgico.
Innalziamo la nostra lode e la nostra preghiera a Dio nostro Padre,
presente nei figli, che ha chiamato per ammaestrare, guidare e
santificare il suo popolo. Il suo Spirito li renda sempre più idonei
allo svolgimento del loro ministero.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
1228. Terminata la monizione,
il sacerdote dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Quindi il sacerdote, con le
braccia allargate, prosegue:
Lodiamo con voce unanime il
tuo santo nome, Signore,
e innalziamo a te la nostra
umile preghiera:
tu che sei venuto come buon
pastore
per radunare nell'unico ovile
il gregge disperso,
nutri i tuoi fedeli
e custodiscili sotto la guida
del tuo Spirito,
per mezzo di coloro che hai
scelto
come maestri e servitori
della verità,
perché tutti insieme possano
entrare
nella gioia dei pascoli
eterni.
Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
R.
Amen.
1229. Il sacerdote mette
l'incenso nel turibolo e incensa la cattedra o la sede. Quindi si reca
alla cattedra o alla sede e lì viene incensato dal ministro, mentre si
esegue un canto adatto.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1230. Dopo l'incensazione del
sacerdote, si leggono testi adatti della Sacra Scrittura, opportunamente
seguiti o da un salmo responsoriale, o anche da un sacro silenzio di
meditazione. La lettura del Vangelo abbia sempre il posto principale.
1231. Letture (per esteso
vedi a p. 882 ss.):
Ne 8,1-4a.5-6.8-10
Esdra, lo scriba, stava sopra
una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza.
Is 40,9-11
Come un pastore, egli fa
pascolare il gregge.
At 10,34-48
Noi siamo testimoni di tutte
le cose da lui compiute.
At 13,15-32
Noi vi annunziamo la buona
novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta.
Lc 4,14-22
Gli occhi di tutti nella
sinagoga stavano fissi sopra Gesù.
RESPONSORIO
1232. Secondo l'opportunità
si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p.
990 ss.) o eseguire un altro.
Sal 18 (19),8-9 10.12 15
R. Le tue parole, Signore,
sono spirito e vita.
Sal 118 (119),129-130 133.135
144
R.
La tua parola, Signore, è
luce alla mia strada.
OMELIA
1233. Il sacerdote rivolge ai
presenti una breve omelia illustrando la lettura biblica e la presenza
di Cristo nella persona del quale i Sacri ministri esercitano il loro
ministero, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1234. Segue la preghiera
comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari
situazioni di persone o necessità del momento.
Il Signore nostro Gesù
Cristo ama di un amore indefettibile la sua Chiesa. Attraverso i tempi
egli la illumina con la parola di vita e la nutre con i santi misteri,
mediante la sollecitudine pastorale dei suoi ministri.
Con animo grato
lodiamo il Signore dicendo:
R. Gloria a te, Signore.
Benedetto sei tu, Signore,
che mediante i maestri nella fede
ci insegni incessantemente la
via del Vangelo. R.
Benedetto sei tu, Signore,
che mediante i pastori da te scelti nutri e fai crescere i tuoi
figli. R.
Benedetto sei tu, Signore,
che mediante i tuoi ministri
ci convochi per cantare la
lode del Padre. R.
1235. Quindi il sacerdote,
con le braccia allargate, prosegue:
Signore Gesù Cristo,
tu comandi ai pastori della
Chiesa non di farsi servire,
ma di servire umilmente i
fratelli;
assisti coloro che da questa
cattedra
presiedono la Chiesa di N.
[assisti coloro che da questa
sede
presiedono la tua santa assemblea];
fa' che proclamino con la
forza dello Spirito la tua parola
e siano fedeli dispensatori
dei tuoi misteri,
perché, insieme con il
popolo loro affidato,
ti lodino senza fine davanti
al trono della tua gloria.
Tu che vivi e regni nei
secoli dei secoli.
R.
Amen.
CONCLUSIONE
1236. Il sacerdote stendendo
le mani sui presenti dice:
Dio vi benedica con ogni
benedizione del cielo,
e vi renda puri e santi ai
suoi occhi;
effonda su di voi le
ricchezze della sua gloria,
vi ammaestri con le parole di
verità,
vi illumini con il Vangelo di
salvezza,
vi faccia lieti nella carità
fraterna.
Per Cristo nostro Signore.
R.
Amen.
E la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
discenda su di voi, e con voi
rimanga sempre.
R.
Amen.
1237.
Un canto corale può chiudere la celebrazione.
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