39 - BENEDIZIONE 
DI UNA CATTEDRA
O SEDE PRESIDENZIALE

 
Premesse

1214.
La cattedra è il segno per eccellenza del magistero che spetta a ogni vescovo nella sua Chiesa. Pertanto il rito inaugurale di una nuova cattedra può venir celebrato soltanto dal vescovo diocesano, oppure, in circostanze del tutto particolari, da un altro vescovo, che abbia avuto da quello diocesano uno speciale mandato .

1215. Il luogo della presidenza o sede del sacerdote celebrante indica il compito che egli ha sia di presiedere l'azione liturgica. che di guidare la preghiera del popolo santo di Dio.

1216. Anche se lo svolgimento di questo rito ha la sua miglior collocazione durante la celebrazione della Messa, nulla vieta che, presentandosene il caso, lo si inserisca in una celebrazione della parola di Dio.

1217. Il rito qui proposto può essere usato dal vescovo, specialmente per la cattedra episcopale, e dal presbitero.

1218. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
 

 
1. Rito della benedizione 
durante la Messa



INIZIO

12l9.
Nella Messa, dopo il canto d'ingresso e la venerazione e incensazione dell'altare, prima che il sacerdote celebrante si rechi alla cattedra o alla sede, tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote celebrante dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.

1220.
Il sacerdote celebrante saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, 
l'amore di Dio Padre 
e la comunione dello Spirito Santo 
sia con tutti voi.


R. E con il tuo spirito. 

o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1221.
Il sacerdote celebrante, o un altro ministro idoneo. introduce la celebrazione spiegando il significato del rito iniziale con riferimento o alla cattedra o alla sede di nuova costruzione. Lo può fare con queste parole o altre simili:

Carissimi, oggi questa nuova cattedra [sede] viene destinata per la prima volta all'uso liturgico. Innalziamo la nostra lode e la nostra preghiera a Dio nostro Padre, presente nei figli, che ha chiamato per ammaestrare, guidare e santificare il suo popolo. Il suo Spirito li renda sempre più idonei allo svolgimento del loro ministero.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1222.
Terminata la monizione, il sacerdote celebrante dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Quindi il sacerdote celebrante, con le braccia allargate, prosegue:


Lodiamo con voce unanime il tuo santo nome, Signore, 
e innalziamo a te la nostra umile preghiera: 
tu che sei venuto come buon pastore 
per radunare nell'unico ovile il gregge disperso, 
nutri i tuoi fedeli 
e custodiscili sotto la guida del tuo Spirito, 
per mezzo di coloro che hai scelto 
come maestri e servitori della verità, 
perché tutti insieme possano entrare 
nella gioia dei pascoli eterni.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


R. Amen.

1223.
Il sacerdote celebrante mette l'incenso nel turibolo e incensa la cattedra o la sede. Quindi si reca alla cattedra o alla sede e lì viene incensato dal ministro, mentre si esegue un canto adatto.

1224.
La Messa, tralasciato l'atto penitenziale, prosegue nel modo solito.

2. Rito della benedizione
senza la Messa



INIZIO

1225.
Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di raccoglimento. Poi, prima che il sacerdote celebrante si rechi alla sede, tutti si fanno il segno della croce, mentre il sacerdote dice:

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

R. Amen.


SALUTO

1226.
Il sacerdote saluta i presenti con le seguenti parole o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:

La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre 
e la comunione dello Spirito Santo 
sia con tutti voi.


R. E con il tuo spirito.

o in un altro modo adatto.


MONIZIONE INTRODUTTIVA

1227.
Il sacerdote, o un altro ministro idoneo introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

Carissimi, oggi questa nuova cattedra [sede] viene destinata per la prima volta all'uso liturgico. Innalziamo la nostra lode e la nostra preghiera a Dio nostro Padre, presente nei figli, che ha chiamato per ammaestrare, guidare e santificare il suo popolo. Il suo Spirito li renda sempre più idonei allo svolgimento del loro ministero.


PREGHIERA DI BENEDIZIONE

1228.
Terminata la monizione, il sacerdote dice:

Preghiamo.

Tutti pregano per qualche momento in silenzio.

Quindi il sacerdote, con le braccia allargate, prosegue:

Lodiamo con voce unanime il tuo santo nome, Signore, 
e innalziamo a te la nostra umile preghiera: 
tu che sei venuto come buon pastore 
per radunare nell'unico ovile il gregge disperso, 
nutri i tuoi fedeli 
e custodiscili sotto la guida del tuo Spirito, 
per mezzo di coloro che hai scelto 
come maestri e servitori della verità, 
perché tutti insieme possano entrare 
nella gioia dei pascoli eterni.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


R. Amen.

1229.
Il sacerdote mette l'incenso nel turibolo e incensa la cattedra o la sede. Quindi si reca alla cattedra o alla sede e lì viene incensato dal ministro, mentre si esegue un canto adatto.


LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

1230.
Dopo l'incensazione del sacerdote, si leggono testi adatti della Sacra Scrittura, opportunamente seguiti o da un salmo responsoriale, o anche da un sacro silenzio di meditazione. La lettura del Vangelo abbia sempre il posto principale.

1231.
Letture (per esteso vedi a p. 882 ss.):

Ne 8,1-4a.5-6.8-10
Esdra, lo scriba, stava sopra una tribuna di legno, che avevano costruito per l'occorrenza.

Is 40,9-11
Come un pastore, egli fa pascolare il gregge.

At 10,34-48
Noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute.

At 13,15-32
Noi vi annunziamo la buona novella che la promessa fatta ai padri si è compiuta.

Lc 4,14-22
Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra Gesù.



RESPONSORIO

1232.
Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso vedi a p. 990 ss.) o eseguire un altro.

Sal 18 (19),8-9 10.12 15
R. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

Sal 118 (119),129-130 133.135 144

R. La tua parola, Signore, è luce alla mia strada.


OMELIA

1233.
Il sacerdote rivolge ai presenti una breve omelia illustrando la lettura biblica e la presenza di Cristo nella persona del quale i Sacri ministri esercitano il loro ministero, perché percepiscano il significato della celebrazione.

Breve silenzio.



PREGHIERA DEI FEDELI

1234.
Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

Il Signore nostro Gesù Cristo ama di un amore indefettibile la sua Chiesa. Attraverso i tempi egli la illumina con la parola di vita e la nutre con i santi misteri, mediante la sollecitudine pastorale dei suoi ministri. 
Con animo grato lodiamo il Signore dicendo:


R. Gloria a te, Signore.

Benedetto sei tu, Signore, che mediante i maestri nella fede
ci insegni incessantemente la via del Vangelo.
R.

Benedetto sei tu, Signore, che mediante i pastori da te scelti nutri e fai crescere i tuoi figli.
R.

Benedetto sei tu, Signore, che mediante i tuoi ministri 
ci convochi per cantare la lode del Padre.
R.

1235.
Quindi il sacerdote, con le braccia allargate, prosegue:

Signore Gesù Cristo, 
tu comandi ai pastori della Chiesa non di farsi servire, 
ma di servire umilmente i fratelli; 
assisti coloro che da questa cattedra 
presiedono la Chiesa di
N. 
[assisti coloro che da questa sede 
presiedono la tua santa assemblea
]
fa' che proclamino con la forza dello Spirito la tua parola 
e siano fedeli dispensatori dei tuoi misteri, 
perché, insieme con il popolo loro affidato, 
ti lodino senza fine davanti al trono della tua gloria. 
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.


R. Amen.


CONCLUSIONE

1236.
Il sacerdote stendendo le mani sui presenti dice:

Dio vi benedica con ogni benedizione del cielo, 
e vi renda puri e santi ai suoi occhi; 
effonda su di voi le ricchezze della sua gloria, 
vi ammaestri con le parole di verità, 
vi illumini con il Vangelo di salvezza, 
vi faccia lieti nella carità fraterna. 
Per Cristo nostro Signore.


R. Amen.

E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio
X e Spirito Santo.
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.


R. Amen.

1237. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
 

 

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