Premesse
1163. Tra le parti più
importanti di una chiesa ha un posto di rilievo il Battistero, il luogo
cioè in cui è collocato il fonte battesimale. In quel luogo si celebra
il Battesimo, primo sacramento della Nuova Alleanza, in forza del quale
gli uomini, aderendo nella fede a Cristo Signore, ricevono lo Spirito di
adozione a figli
(1). Essi vengono chiamati e sono veramente figli di
Dio (2).
Uniti a Cristo con una morte e una risurrezione simile alla sua (3),
entrano a far parte del suo corpo (4); segnati dall'unzione dello Spirito,
diventano tempio santo di Dio (5), membri della Chiesa, «stirpe eletta,
sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato» (6).
1164. Poiché il Battesimo è
l'inizio di tutta la vita cristiana, tutte le chiese cattedrali e
parrocchiali devono avere ciascuna il proprio Battistero, il luogo cioè
nel quale zampilla o vien conservata l'acqua del fonte battesimale.
Tuttavia per motivi pastorali e con il consenso dell'Ordinario del luogo (7), anche in altre chiese od oratori si può costruire il Battistero
o collocare il fonte battesimale.
1165. Nella costruzione di
nuovi Battisteri o nell'allestimento dei fonti battesimali si abbia
soprattutto la preoccupazione che vi si possano celebrare con dignità e
decoro i riti del Battesimo, così come sono descritti nel «Rito del
Battesimo dei bambini» e nel «Rito dell'iniziazione cristiana degli
adulti».
1166. Sia nel caso di un
Battistero separato dall'aula assembleare nel quale si possano celebrare
integralmente i riti del Battesimo, sia nel caso di un fonte collocato
nell'aula stessa, tutto si deve predisporre in modo che risulti
manifesto il nesso del Battesimo con la parola di Dio e con
l'Eucaristia, che è il culmine dell'iniziazione cristiana.
1167.
Il Battistero separato
dall'aula della chiesa sia degno del mistero che in esso si celebra e
venga riservato al Battesimo come si addice a un luogo dal quale, come
dal grembo del Chiesa, gli uomini rinascono a vita nuova per mezzo
dell'acqua dello Spirito Santo.
1168.
Il fonte battesimale,
specialmente se collocato nel Battistero (8), deve essere fisso, sempre
costruito con arte e in materiale adatto, curato e nitido nella
manutenzione e concepito in modo che all'occorrenza si possa prestare
all'immersione dei catecumeni (9). Perché poi emerga in maggior pienezza
il suo valore di segno, lo si può anche costruire in modo che l'acqua
ne zampilli come da vera polla sorgiva. Si provveda inoltre che, secondo
le necessità delle diverse regioni, l'acqua possa venir riscaldata (10).
Rito di benedizione
1169. Per la costruzione di
un nuovo Battistero o allestimento di un nuovo fonte battesimale, è
bene celebrare un rito particolare di benedizione; tale rito però non
si compie allorché si tratta di un semplice recipiente spostabile, «nel
quale, secondo l'opportunità si prepara l'acqua quando il rito è
celebrato in presbiterio» (11).
Ministro del rito
1170. Il conferimento del
Battesimo costituisce l'inizio di quella vita spirituale che deriva e
dipende in certo modo dal vescovo, grande sacerdote dei suoi fedeli in
Cristo (12): è quindi opportuno che sia il vescovo stesso a benedire i
nuovi Battisteri e fonti battesimali costruiti nella sua diocesi; egli
può tuttavia affidare tale compito a un altro vescovo o a un
presbitero, a quello specialmente che collabora con lui nella cura
pastorale dei fedeli per i quali il nuovo fonte battesimale o il nuovo
battistero è stato costruito. Se presiede il vescovo, si faccia un
opportuno adattamento delle varie parti del rito che qui sono descritte.
Scelta del giorno
1171.
Allo scopo di meglio
esprimere l'indole pasquale del Battesimo e di favorire il concorso dei
fedeli, per la benedizione del Battistero si scelga di norma una
domenica, specialmente le domeniche del Tempo di Pasqua, o la festa del
Battesimo del Signore.
Il rito di benedizione del
Battistero non si può celebrare il mercoledì delle Ceneri, nella
Settimana Santa e nella Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
Preparazione pastorale
1172. L'erezione di un nuovo
Battistero o del fonte battesimale è di grande importanza nella vita
spirituale della comunità cristiana.
Pertanto i fedeli non solo
siano tempestivamente informati della benedizione del nuovo Battistero,
ma vengano anche opportunamente preparati a partecipare attivamente al
rito. S'istruiscano in particolare sul valore simbolico del fonte
battesimale, perché il Battesimo, e il fonte che ne è il segno,
diventino oggetto della loro venerazione e del loro amore.
Cose da preparare
1173.
Per lo svolgimento del
rito si preparino:
— il fonte riempito d'acqua;
— il cero pasquale da portare
in processione
— il candelabro su cui
fissare il cero;
— il «Benedizionale»;
— il Lezionario;
— il turibolo e la navicella
con l'incenso;
— il secchiello nel quale
versare l'acqua benedetta durante rito, con relativo aspersorio;
— la sede per il celebrante e
per gli altri ministri.
Quando si conferisce il
Battesimo, si preparino, oltre le cose indicate, tutte quelle necessarie
per la celebrazione del sacramento.
1174. In questo rito si
indossano vesti liturgiche di color bianco o festivo. Si preparino
dunque:
— per il Vescovo: camice,
croce pettorale, stola, piviale (o casula, se il vescovo celebra anche
la Messa), mitra, pastorale;
— per i presbiteri: camici e
stole o le vesti richieste per la Messa;
— per i diaconi: camici,
stole (dalmatiche);
— per gli altri ministri:
camici o altre vesti liturgiche approvate.
1. Rito della benedizione
unito al Battesimo
RITI INIZIALI
1175. Quando il popolo è
riunito, il vescovo e i presbiteri, i diaconi e i ministri, ognuno
indossando la propria veste, dalla sacrestia, attraverso la navata della
chiesa, si recano processionalmente al Battistero. Precede il
turiferario col turibolo fumigante; segue un accolito col cero pasquale,
poi gli altri. Alla processione partecipano opportunamente, insieme con
i padrini, anche battezzandi; altrimenti attendono, riuniti, in uno
spazio adatto del Battistero.
1176. Durante la processione
si cantano le Litanie dei Santi.
1177. Giunta la processione
al Battistero, tutti si dispongono nei luoghi loro assegnati. Il cero
pasquale vien collocato sul candelabro predisposto in mezzo al
Battistero o presso il fonte battesimale.
1178. Terminato il canto
delle Litanie, il vescovo saluta i presenti con le seguenti parole o
altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito
Santo
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
1179. Il vescovo, o un altro
ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Fratelli e sorelle, siamo qui
riuniti per una celebrazione piena di gioia. Inauguriamo il nuovo fonte
battesimale conferendo a questi eletti il sacramento della rinascita.
Per divina misericordia essi entreranno a far parte della Chiesa, popolo
che Dio si è acquistato; uniti a Cristo, primogenito tra molti
fratelli, riceveranno lo Spirito di adozione e avranno il privilegio di
rivolgersi a Dio con la libertà di figli chiamandolo Padre.
COLLETTA
1180. Terminata la monizione,
il vescovo, a mani giunte, dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Poi il vescovo con le braccia
allargate dice:
O Dio, che nel sacramento
della rinascita
accresci incessantemente il
numero dei tuoi figli,
fa' che i rigenerati a questo
fonte di salvezza
rendano gloria al tuo nome
con la testimonianza della
vita
e manifestino a tutti la
santità della Chiesa madre.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
ACCOGLIENZA DEI BATTEZZANDI
1181. Dopo la preghiera, si
compie il rito di accoglienza battezzandi. Tenuta presente la diversa
situazione dei battezzandi, si usa, con gli opportuni adattamenti, o il
«Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti» (ed. it., nn. 245-251)
o il «Rito Battesimo dei bambini» (ed. it., nn. 36-40), a meno che
questo non si sia già svolto nel secondo grado dell'iniziazione
cristiana degli adulti (ed. it., nn. 140-150).
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1182. Tutto si svolge come
nel «Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti» (ed. it. nn.
252-253) e nel «Rito del Battesimo dei bambini» (ed. it., nn. 41-47 e
90-95) prendendo le letture adatte «Lezionario per le Messe rituali:
Per la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana» (pp.
29-85) e «Per il Battesimo dei bambini» (pp. 86-117).
OMELIA
1183. Il vescovo rivolge una
breve omelia ai presenti illustrando le letture bibliche, l'importanza
del Battesimo e il segno del fonte, perché percepiscano il significato
della celebrazione.
Breve silenzio.
RITI PREBATTESIMALI
1184. I riti pre-battesimali
si svolgono come indicato nel «Rito dell'iniziazione cristiana degli
adulti» (ed. it., nn. 255-256) e nel «Rito del Battesimo dei bambini»
(ed. it., nn. 56-57).
BENEDIZIONE DEL NUOVO FONTE
1185. I battezzati si
dispongono intorno al nuovo fonte battesimale: gli adulti in piedi con i
padrini, i bambini in braccio alle loro madri.
1186. Il vescovo invita i
fedeli alla preghiera con queste parole o altre simili:
Carissimi, è giunto il
momento di benedire questo fonte mediante la preghiera della Chiesa,
perché discenda sulle acque la potenza santificatrice dello Spirito
Santo. Dio nostro Padre ha chiamato e guidato alla grande ora della
nuova nascita questi suoi servi N. e N., che attendono il dono del
Battesimo. Egli li illumini e li fortifichi, perché aderendo saldamente
a Cristo Signore, giungano alla pienezza della vita.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
1187. Poi il vescovo, rivolto
verso il fonte pieno d'acqua, con le braccia allargate, pronuncia la
preghiera di benedizione:
Dio, Creatore dell'universo
e Padre di tutti gli uomini,
salga a te l'inno di
ringraziamento e di lode,
perché ci doni la gioia di
inaugurare con solenne rito
questo fonte di salvezza
che scaturisce dal grembo
della Chiesa madre.
Qui si dischiude la porta
della vita nello Spirito
e si riapre ai figli della
Chiesa
la soglia vietata del
paradiso.
Qui è offerto all'uomo il
lavacro salutare
che lo guarisce dalle piaghe
devastanti
dell'antico peccato
e lo reintegra nello
splendore della divina immagine.
Di qui fluisce l'onda
purificatrice
che travolge i peccati
e fa sorgere nuovi germogli
di virtù e di grazia.
Di qui scaturisce la sorgente
che emana dal fianco di
Cristo
e chi ne attinge entra nella
vita eterna.
Di qui la lampada della fede
irradia il santo lume
che dissipa le tenebre della
mente
e svela ai rinati nel
Battesimo le realtà celesti;
in questo fonte i credenti
sono immersi nella morte di
Cristo,
per risorgere con lui a vita
nuova.
Manda, o Padre, su queste
acque
lo Spirito Santo, che adombrò
la Vergine Maria,
perché desse alla luce il
Primogenito;
il tuo soffio creatore
fecondi il grembo della
Chiesa, sposa del Cristo,
perché generi a te una nuova
progenie
di candidati alla patria
celeste.
Fa', o Signore,
che la moltitudine dei figli
rigenerati da questo fonte
attuino nelle opere gli
impegni del Battesimo
e onorino con la coerenza
della vita
i doni della tua grazia.
Riemersi da questa sorgente
viva,
pur di diversa stirpe e
condizione
ma uniti in una sola
famiglia,
si mostrino fratelli nella
carità
e cittadini nella concordia.
Riflettano come veri figli la
luce del tuo volto
e come discepoli custodiscano
le parole del Maestro.
Risuoni in loro come in un
tempio
la voce del tuo Spirito;
siano testimoni del Vangelo
e operatori di giustizia;
riempiano dell'amore di
Cristo
la città terrena in cui
dimorano,
per divenire tuoi eredi nella
santa Gerusalemme.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1188. Il vescovo pone
l'incenso nel turibolo e incensa il fonte.
1189. Benedetto il fonte,
prosegue la celebrazione del Battesimo; si usa, secondo la condizione
dei battezzandi, il «Rito dell'iniziazione cristiana degli adulti»
(ed it., nn. 217-226, oppure nn. 259-265) o il «Rito del Battesimo dei
bambini» (ed it., nn. 64-74).
RITI DI CONCLUSIONE
1190. Se si tratta del
Battesimo dei bambini, il rito si conclude come indicato nel Rito
corrispondente (ed it, nn. 75-80),
oppure nel modo qui proposto.
1191. Il vescovo benedice le
madri che tengono in braccio i loro bambini, i padri e tutti i presenti,
dicendo:
Dio creatore, da cui proviene
ogni paternità,
illumini e fortifichi i padri
di questi bambini,
perché siano guide nella
fede e testimoni del Vangelo.
R. Amen.
Cristo, Figlio di Dio, nato
dalla Vergine Maria,
riempia della sua gioia le
madri di questi bambini
rigenerati alla vita eterna.
R. Amen.
Lo Spirito santificatore,
che ha fatto di questi
bambini la sua dimora,
abiti sempre nel loro cuore.
R. Amen.
1192. Quindi benedice tutti i
presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio
onnipotente,
Padre e Figlio X
e Spirito
Santo.
R. Amen.
1193. Dopo la benedizione, è
bene eseguire un canto che esprima gioia pasquale e rendimento di
grazie; si può anche cantare il Magnificat.
1194. Quindi il diacono
congeda il popolo nel modo solito.
1195. Secondo l'antichissima
tradizione della Chiesa, nell'iniziazione cristiana degli adulti, dopo
il Battesimo si conferisce il sacramento della Confermazione, e i
neofiti partecipano per la prima volta all'Eucaristia. Pertanto, dopo il
Battesimo, tutto si svolge come indicato nel «Rito dell'iniziazione
Cristiana adulti» (ed. it., nn. 227-234, oppure nn. 266-273).
2. Rito della benedizione
senza il Battesimo
RITI INIZIALI
1196. Quando il popolo è
riunito, il vescovo e i ministri, come è detto sopra al n. 1175, dalla
sacrestia, attraverso la navata della chiesa, si recano
processionalmente al Battistero.
1197. Frattanto si canta
l'antifona seguente con il suo salmo (vedi n. 2498), o si esegue un
altro canto adatto.
Antifona:
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Oppure:
In te, Signore, è la
sorgente della vita;
alla tua luce vediamo la
luce.
Sal 35 (36), 6-7 8-9 10-11
SALUTO
1198. Quando la processione
è giunta al Battistero, tutti si pongono nei luoghi loro assegnati. Il
cero pasquale viene collocato sul candelabro predisposto presso il fonte
battesimale. Terminato il canto, il vescovo saluta i presenti con le
seguenti parole o con altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra
Scrittura:
La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la Comunione dello Spirito
Santo
sia con tutti voi.
R.
E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
MONIZIONE
1199. Il vescovo, o un altro
ministro idoneo, introduce il rito di benedizione con queste parole o
altre simili:
Fratelli e sorelle, siamo qui
riuniti per una celebrazione piena di gioia. Inauguriamo il nuovo fonte
battesimale, perché quanti vi riceveranno il sacramento della
rinascita, per divina misericordia entreranno a far parte della Chiesa
popolo che Dio si è acquistato, e uniti a Cristo, primogenito tra molti
fratelli, riceveranno lo Spirito di adozione e avranno il privilegio di
rivolgersi a Dio con la libertà di figli chiamandolo Padre.
COLLETTA
1200. Terminata la monizione,
il vescovo, a mani giunte, dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
Poi il vescovo con le braccia
allargate, dice:
O Dio, che nel sacramento
della rinascita
accresci incessantemente il
numero dei tuoi figli,
fa' che i rigenerati a questo
fonte di salvezza
rendano gloria al tuo nome
con la testimonianza della
vita
e manifestino a tutti
la santità della Chiesa
madre.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1201. Quindi si leggono uno o
più testi della Sacra Scrittura, scelti fra quelli proposti nel «Lezionario
per le Messe rituali: Per la celebrazione dei sacramenti
dell'iniziazione cristiana», (pp. 29-85) e «Per il Battesimo dei
bambini» (pp. 86-117) intercalando alle letture salmi responsoriali
adatti, o brevi intervalli di sacro silenzio. Sempre però si riservi il
posto d'onore alla lettura del Vangelo.
OMELIA
1202. Il vescovo rivolge una
breve omelia ai presenti illustrando le letture bibliche, l'importanza
del Battesimo e il segno del fonte, perché percepiscano il significato
della celebrazione
Breve silenzio.
BENEDIZIONE DEL NUOVO FONTE
1203. Quindi il vescovo
invita i fedeli alla preghiera con queste parole o con altre simili:
Carissimi, è giunto il
momento di benedire questo fonte mediante la preghiera della Chiesa,
perché discenda sulle acque la potenza santificatrice dello Spirito
Santo. Supplichiamo Dio Padre, perché custodisca e alimenti la
concordia degli animi nella nostra comunità. Il fonte battesimale
rivela pienamente ciò che significa: qui gli orecchi dei fedeli si
aprono all'ascolto della parola di Dio; i loro occhi illuminati dalla
luce di Cristo vincono le tenebre del peccato; e i loro cuori, aderendo
prontamente al Signore, rinunciano con ferma volontà al «maligno» e
alle sue opere.
Tutti pregano per qualche
momento in silenzio.
1204. Poi il vescovo, rivolto
verso il fonte pieno d'acqua, con le braccia allargate, pronuncia la
preghiera di benedizione:
Dio, Creatore dell'universo
e Padre di tutti gli uomini,
salga a te l'inno di
ringraziamento e di lode,
perché ci doni la gioia di
inaugurare con solenne rito
questo fonte di salvezza
che scaturisce dal grembo
della Chiesa madre.
Qui si dischiude la porta
della vita nello Spirito
e si riapre ai figli della
Chiesa
la soglia vietata del
paradiso.
Qui è offerto all'uomo il
lavacro salutare
che lo guarisce dalle piaghe
devastanti
dell'antico peccato
e lo reintegra nello
splendore della divina immagine.
Di qui fluisce l'onda
purificatrice
che travolge i peccati
e fa sorgere nuovi germogli
di virtù e di grazia.
Di qui scaturisce la sorgente
che emana dal fianco di
Cristo
e chi ne attinge entra nella
vita eterna.
Di qui la lampada della fede
irradia il santo lume
che dissipa le tenebre della
mente
e svela ai rinati nel
Battesimo le realtà celesti;
in questo fonte i credenti
sono immersi nella morte di
Cristo,
per risorgere con lui a vita
nuova.
Manda, o Padre, su queste
acque
lo Spirito Santo, che adombrò
la Vergine Maria,
perché desse alla luce il
Primogenito;
il tuo soffio creatore
fecondi il grembo della
Chiesa, sposa del Cristo,
perché generi a te una nuova
progenie
di candidati alla patria
celeste.
Fa', o Signore,
che la moltitudine dei figli
rigenerati da questo fonte
attuino nelle opere gli
impegni del Battesimo
e onorino con la coerenza
della vita
i doni della tua grazia.
Riemersi da questa sorgente
viva,
pur di diversa stirpe e
condizione
ma uniti in una sola
famiglia,
si mostrino fratelli nella
carità
e cittadini nella concordia.
Riflettano come veri figli la
luce del tuo volto
e come discepoli custodiscano
le parole del Maestro.
Risuoni in loro come in un
tempio
la voce del tuo Spirito;
siano testimoni del Vangelo
e operatori di giustizia;
riempiano dell'amore di
Cristo
la città terrena in cui
dimorano,
per divenire tuoi eredi nella
santa Gerusalemme.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1205. Terminata la preghiera
sul fonte, è opportuno eseguire un canto battesimale, per es.:
Antifona:
Voce del Signore sulle acque:
il Dio della gloria ha
parlato.
Il Signore sull'immensità
delle acque.
Oppure:
Risuona sulle acque la voce
del Padre,
risplende la gloria del
Figlio,
infonde vita l'amore dello
Spirito Santo.
Oppure:
Questo è il fonte della
nuova vita:
fonte che sgorga dal fianco
di Cristo
e con le sue acque lava il
mondo intero.
Il vescovo pone l'incenso nel
turibolo e incensa il fonte.
RINNOVAZIONE DELLE PROMESSE
BATTESIMALI
1206. Terminato il canto,
tutti, secondo l'opportunità, rinnovano la professione di fede del
Battesimo.
Il vescovo si rivolge ai
fedeli con queste parole o altre simili:
E ora, fratelli e sorelle,
rinnovate la professione di fede che ha segnato il cammino
dell'iniziazione cristiana, perché, con la grazia dello Spirito Santo,
sia sempre più confermata e radicata nella vostra vita.
Il vescovo interroga i
presenti dicendo:
Vescovo:
Credete in Dio,
Padre onnipotente,
creatore del cielo e della
terra?
Tutti:
Credo.
Vescovo:
Credete in Gesù Cristo,
suo unico Figlio, nostro
Signore
che nacque da Maria Vergine,
morì e fu sepolto,
è risuscitato dai morti
e siede alla destra del
Padre?
Tutti:
Credo.
Vescovo:
Credete nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne e
la vita eterna?
Tutti:
Credo.
A questa professione di fede
il vescovo dà il suo assenso proclamando la fede della Chiesa:
Questa è la nostra fede.
questa è la fede della
Chiesa.
E noi ci gloriamo di
professarla,
in Cristo Gesù nostro
Signore.
Tutti:
Amen.
A questa formula se ne può
sostituire un altra simile; si può anche eseguire un canto, con il
quale l'assemblea a una sola voce proclama la sua fede.
1207. Quindi il vescovo
prende l'aspersorio e con l'acqua attinta dal fonte appena benedetto,
asperge i fedeli, mentre l'assemblea canta l'antifona seguente o un
altro canto di carattere battesimale:
Ecco l'acqua,
cfr Ez 47, 1-2,9
che sgorga dal tempio santo
di Dio, alleluia;
e a quanti giungerà
quest'acqua
porterà salvezza
ed essi canteranno: alleluia,
alleluia.
Oppure:
«Su di voi verserò
dell'acqua pura,
Ez 36,25-26
e sarete mondi da ogni vostra
colpa,
e vi darò un cuore nuovo»,
dice il Signore.
PREGHIERA DEI FEDELI
1208. Se lo si ritiene
opportuno, si può fare la preghiera comune. Tra le invocazioni
proposte, si possono scegliere al ritenute più adatte, o aggiungerne
altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del
momento.
Rivolgiamo la nostra
preghiera unanime a Dio Padre onnipotente, che nel mistero pasquale ci
ha fatto rinascere come suoi figli dall'acqua e dallo Spirito Santo.
R. Rinnova in noi, o Padre,
le meraviglie del tuo amore.
Dio di misericordia, che hai
creato l'uomo a tua immagine
e per mezzo del Battesimo lo
hai santificato,
fa' che sempre e dovunque
facciamo memoria viva
della nostra dignità e del
tuo dono. R.
Tu, che dal fianco di Cristo
crocifisso
hai fatto sgorgare l'onda
santificatrice dello Spirito,
fa' che diventi per noi
sorgente inesauribile
che zampilla per la vita
eterna. R.
Tu, che nel lavacro
battesimale, hai fatto di noi
una stirpe eletta, un
sacerdozio regale, una nazione santa,
fa' che, fedeli alla nostra
vocazione cristiana,
annunziamo agli uomini i tuoi
prodigi. R.
Tu, che doni sempre nuovi
figli
alla Chiesa santa e madre,
fa' che i rigenerati nelle
acque del Battesimo
esprimano nella vita
il sacramento che hanno
ricevuto nella fede. R.
Tu, che nella tua bontà
ci hai dato la gioia di
inaugurare questo fonte di salvezza,
fa' che sia per i catecumeni
un bagno di rigenerazione
e per tutti noi un richiamo
al rinnovamento della vita. R.
1209. Quindi il vescovo
introduce la preghiera del Signore con queste parole o altre simili:
Obbedienti alla parola del
Salvatore,
e memori del Battesimo
nel quale abbiamo ricevuto lo
Spirito di figli adottivi,
rivolgiamo la nostra
preghiera al Padre celeste,
e diciamo:
Padre nostro.
1210. Poi il vescovo
prosegue:
O Dio, che hai infuso nelle
acque battesimali
una virtù soprannaturale di
morte e di vita,
concedi a coloro che, sepolti
con Cristo
si spoglieranno in questo
fonte di tutti i peccati,
di risorgere con lui
rivestiti della veste bianca
della vita immortale.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
1211. Quindi opportunamente si esegue un canto che esprima gioia
pasquale e rendimento di grazie; si può anche cantare il Magnificat.
RITI DI CONCLUSIONE
1212. Il vescovo saluta e
benedice i presenti nel modo consueto.
1213. Al termine il diacono
congeda il popolo.
_____________________________________________________
1 Cfr Rm 8 , 15.
2 Cfr I Gv 3,1; Gv 1,12; Rm
9,8.
3 Cfr Rm 6, 5
4
Cfr Ef 5,30 1 Cor 12,27, Rm 12,5.
5 Cfr I Cor 3,16-17; 6,19; 2
Cor 6,16; Ef 2,21-22.
6 Cfr I Pt 2, 9
7 Rituale Romano, Rito del Battesimo dei bambini, ed. CEI,
Premesse, n. 11.
8 Cfr Rituale Romano, Rito
del Battesimo dei bambini, ed. CEI, L'iniziazione cristiana, Premesse
generali, n. 25
9 Cfr ibidem, n. 22.
10 Cfr ibidem, n. 20.
11 Cfr Rituale Romano, Rito
del Battesimo dei bambini, ed. CEI, L'iniziazione cristiana, Premesse
generali, n. 19.
12 Cfr Conc Vat. 11,
Costituzione sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium n. 41.
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